Conduzione di Classi di Esercizi di Bioenergetica

La Classe di Esercizi di Bioenergetica è una sequenza strutturata di movimenti che attraverso l’espressività verbale e corporea facilita l’esplorazione di sé e delle altre persone. Nella conduzione delle mie classi decisamente ricercata è la ri-connessione mente-corpo, capace di produrre risonanza emotiva e benessere in un clima di accoglienza e fiducia, dove vengono meno forzature e giudizio. La classe di bioenergetica non è una terapia, non è ginnastica, non si fonda sulla relazione terapeutica: è una relazione interattiva circolare co-creata. Ogni mia guida, e la relativa esperienza fatta da ogni partecipante, risulta differente da ogni altra poiché differenti sono le variabili che entrano in gioco: oltre alla mia stessa conduzione, risulta diversa l’energia di ciascun membro della classe e l’attenzione che si rivolge agli aspetti non verbali che vengono osservati durante la reciproca interazione. La mia conduzione vuole far saggiare ad ognuno, in maniera autonoma e progressiva, la percezione di poter procedere nella regolazione dell’intensità dei propri movimenti, acquisendo e padroneggiando ogni volta un diverso modo di essere abili, potendosi nel contempo soffermare anche su ciò che sta avvenendo dentro di sé. La classe di esercizi di bioenergetica trova fondamento nelle formulazioni di Wilhelm Reich, da cui l’allievo Alexander Lowen trae spunti per sviluppare un proprio modello teorico-pratico che rimanda a un’idea del sé corporeo sentito come spazio-opportunità dinamico di interazione mente-corpo. L’identità funzionale rilevata da Reich tra i modi di pensare e di sentire, lo portano a configurare la corazza caratteriale – di natura difensiva -, costituita da tutti gli atteggiamenti manifestati da ogni persona per impedire alle sensazioni e agli stati emozionali spiacevoli di emergere. La corazza muscolare, data dalla mancata elasticità delle fibre muscolari, rappresenta invece la concomitante risposta difensiva della dimensione corporea. L’energia, che normalmente fluisce nel corpo, si arresta in alcune aree del corpo stesso, trasformandosi in stati di eccitazione nervosa accompagnata da instabilità emotiva. Tale stato causa la contrazione dei muscoli e il libero fluire dell’energia vitale, che conseguentemente, produce la rigidità del carattere della persona, limitandone le capacità emotivo-comunicativo-relazionali, la creatività e, in generale, il piacere di vivere.

Anche il nostro corpo conosce la sua ricchezza e il suo legittimo bisogno, e non permette inganno. Il nostro corpo è l’arpa della nostra anima. Sta a noi trarne musica armoniosa o confusi suoni.

Rabindranath Tagore

Ecco allora che la dimensione corporea diventa il passepartout per poter cogliere l’insieme dei tratti fisici, comportamentali e morali di una persona. Quindi la quantità di energia impiegata, che definisce essenzialmente la personalità di ognuno, è il costrutto fondante della bioenergetica, così come quelli di carica e scarica, flusso e movimento. L’approccio esperienziale elaborato da Lowen aiuta la persona a crearsi la propria energia, partendo dall’intensa concentrazione sulle sensazioni e dall’amplificazione dell’ossigenazione che sostiene una respirazione più profonda e più piena. La mia conduzione della classe di esercizi vuole far sperimentare esperienze corporee significative: quanto di potente e benefico emerge nel corso dei movimenti e dall’interazione con l’altro da sé, dà vita a trasformazioni, prontamente percepite da ogni partecipante. Il radicamento (grounding), altro costrutto introdotto da Lowen, vuole delineare il contatto con la realtà, fornendo ad ogni persona quel senso di sicurezza e di sostegno di cui necessita. Nel mentre delle mie conduzioni ogni partecipante potrà sperimentare via via micro variazioni, sia a livello anatomico-fisiologico che mentale. Dopo alcuni incontri, ogni persona potrà assumere i dati della realtà a lui esterni attraverso i propri sensi o l’intuito con maggiore intensità; sentirà attivare una nuova energia, sensazioni ed emozioni altre. Il mio portare l’attenzione consapevole alla respirazione profonda e ai movimenti del proprio corpo ha come obiettivo quello di rendere operanti le aree motorie pre-frontali e quelle dell’area limbica che fanno provare sensazioni ed emozioni mai percepite prima, il tutto in una cornice delicata e sicura, allo stesso tempo ludica.